FORTEMENTE PENALIZZATI

In tutti questi anni di cronaca sportiva non abbiamo mai parlato di arbitri, perché crediamo nella buonafede e nel fatto che gli errori si compensino nella singola partita e nella stagione. Oggi lo facciamo, volutamente, perché riteniamo di essere stati fortemente penalizzati nella sfida di ieri contro una squadra già forte, non a caso seconda in classifica. Penalizzati nelle singole scelte, ripetutamente, ma soprattutto nell’atteggiamento con il quale la gara è stata condotta dalla coppia arbitrale.

La Proshop Mesagne si presenta a Castellaneta con l’incognita Salerno, non al meglio, che parte dalla panchina. Coach Sanchez decide di iniziare con Vitucci, Angelini, Smith, Quaranta e Serpentino. Castellaneta risponde con Calò, Carpignano, Guduric, Vranjkovic e Datuowei.

La partenza è equilibrata e subisce il primo scossone con la tripla di Calò sul 7-4, dopo poco più di due giri di lancette. La sfida è gradevole, con la difesa di casa aggressiva e spesso al limite, soprattutto su Smith. Le proteste gialloblu vengono regolarmente “sedate” dalla coppia arbitrale senza ulteriori spiegazioni e il Castellaneta vola fino al timeout ospite sul 18-7, sfruttando anche un Mesagne eccessivamente falloso in attacco, persino su tiri apparentemente semplici da corta distanza. Il tempo si chiude sul 18-9.

Alla ripresa, la Virtus inizia benissimo portandosi sul 19-13 e costringendo Console ad interrompere la gara. Dal timeout i biancorossi escono rinvigoriti e piazzano un controbreak che si protrae fino al 23-13, interrotto questa volta dalla panchina ospite. Nella fase centrale del quarto il Mesagne gioca una bellissima pallacanestro, portandosi ad un punto (25-24) dai tarantini, ma negli ultimi minuti ricade nelle stesse pecche offensive del tempo precedente e permette ai padroni di casa di riportarsi a +7 sul 32-25. Angelini prova a ricucire lo svantaggio con un bel tiro dalla lunghissima distanza, ma Calò sulla sirena riporta il vantaggio a tre possessi (35-28) con un tiro dalla propria metà campo, colpevolmente lasciato solo dalla difesa gialloblu.

Dopo l’intervallo, la partita ripropone lo stesso copione del secondo parziale: il Mesagne inizia benissimo e tocca -2 sul 35-33. Vranjkovic riporta le distanze sul +5 con una bomba dal lato, ma i ragazzi di Coach Sanchez fanno la partita e con merito si portano a -1 sul 38-37. A questo punto la partita resta ferma per quasi 5 minuti per alcuni cambi eseguiti non correttamente dalla panchina di casa. Incredibili le proteste reiterate della coppia biancorossa in panchina ed incredibile è la mancanza di una sanzione, alla luce della direzione rigida fino a quel momento verso i gialloblu e soprattutto alla luce di quello che accadrà di lì a poco. La lunga interruzione spezza il ritmo al Mesagne che, di fatto, permette al Castellaneta di riportarsi su vantaggi più comodi alla sirena (47-41).

Nei primi minuti dell’ultimo quarto la partita sembra incanalarsi verso gli uomini di Console, che toccano il +9, ma una reazione d’orgoglio riporta il Mesagne prima a -3 e poi addirittura nuovamente a -1. In più di un’occasione i gialloblu mancano il sorpasso e la maggiore esperienza del Castellaneta consente ai biancorossi di allungare fino al 58-55. Come una fisarmonica, in questo frangente il punteggio si allunga e si accorcia fino al colpo di genio del primo arbitro che chiama un tocco difensivo su un passaggio evidentemente sbagliato di Calò. Lo stesso play tarantino, con il linguaggio del corpo, era già proiettato a rientrare in difesa ed in seguito alle proteste di Salerno, per la verità garbate, il play messapico viene espulso per un tecnico che si somma ad un fallo antisportivo assolutamente severo e forzato ricevuto in precedenza per un normalissimo fallo di gioco a metà campo. I tre liberi che ne conseguono ed il nervosismo generato dalla decisione, chiudono di fatto le ostilità (65-57).

Al netto della giornata nera della coppia arbitrale, al Mesagne è mancata la lucidità di piazzare il colpo del ko quando il Castellaneta ha mostrato il collo in più di un’occasione nel terzo e nel quarto parziale. A parte il primo mini tempo ad handicap, gli uomini di Sanchez hanno vinto il secondo ed il terzo parziale e probabilmente avrebbero portato a casa anche il quarto, senza interferenze esterne. Resta la buona prova, ma i due punti vanno ai tarantini.

Castellaneta: Drava 0, Carpignano 0, Petronella 6, Vranjkovic 20, Bangu 5, Gaudiano 0, Datuowei 18, Guduric 3, Calò 13, Comes NE, Dattorre NE, Casarola 0. All. Console.

Mesagne: Smith 11, Zurlo NE, Serpentino 12, Vitucci 4, Gonzalez 6, Piscitelli 0, Berdychevskyi 5, Angelini 12, Carriero NE, Salerno 5, Quaranta 2, Condric 0. All. Sanchez.

Condividi su: